domenica 12 luglio 2009

Dialetto si - dialetto no


Il dialetto,o meglio,i dialetti italiani sono centinaia,basta spostarsi di pochi chilometri,anche nella stessa provincia e già il vernacolo cambia;ci sono associazioni locali che tendono a valorizzare il dialetto locale con manifestazioni culturali come concorsi di poesie o piccoli lavori teatrali con l'esplicito intento di mantenere vivo un modo di parlare che inesorabilmente tende all'estinzione.
Ascoltare i nostri giovani in una discussione appassionata di calcio o di F1 rende benissimo questa sensazione di miscuglio tra italiano dialettizzato e di dialetto italianizzato,un ficcandò che alla fine
rovina la dignità sia dell'uno che dell'altro.(ne sanno qualcosa i professori delle scuole medie)
Merito o colpa della comunicazione di massa?il linguaggio di chi ancora apprende dall'ambiente in cui vive è quello televisivo,quello della chat,quello appunto del bar.
Il punto è:salvare il dialetto o impedirne la diffusione per meglio apprendere l'italiano?Discussione affrontata proprio stamattina con un amico che vorrebbe intrapprendere una sorta di evangelizzazione dialettale a livello di paese-comune per cercare di frenare l'estinzione di cui sopra,insegnando ai giovani soprattutto a scrivere in dialetto,che è una cosa non cosi semplice come sembra;Iniziativa lodevole...ma utile?La risposta ,come sempre sta nelle origini:Il dialetto di una popolazione ristretta in un territorio,difficilmente comunicante con i territori attigui
è nato spontaneamente,vuoi per ignoranza della lingua madre,alla quale il "popolino" non aveva accesso e che la borghesia usava proprio per di stanziarsi dai primi,vuoi per la vita che induceva l'uso di strumenti che non avevano un nome "colto" e che quindi venivano chiamati con fonemi onomatopeuci derivati dall'uso deputato.La Sardegna è un esempio esaustivo dell'isolamento linguistico,infatti proprio per la sua isolicità ha prodotto nei secoli un linguaggio proprio che è a tutti gli effetti una lingua unica nel suo genere.sentire parlare un sardo in italiano è come sentire parlare Dante Alighieri in persona perche è un italiano scolare non contaminato dall'uso quotidiano.In definitiva la domanda rimane:Dialetto si,dialetto no?

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